Il presidente messicano Felipe Calderón per la seconda volta ospita Barack Obama (insieme al primo ministro canadese Stephen Harper) nel vertice dei paesi nordamericani e per la seconda volta incassa una sconfitta sul tema che più duole alle classi popolari del paese: la condizione dei migranti da El Paso in su.
L’emigrazione messicana è restata infatti sullo sfondo del vertice di Guadalajara. Obama non vuole e non può parlare di regolarizzazione dei clandestini e irregolari prima del 2010 e chissà quanto altro ancora ci vorrà per alleviare la condizione di quella dozzina di milioni di messicani che, soprattutto dopo il distruttivo trattato di libero commercio del nordamerica del 1994, sono stati obbligati a lasciare il paese tentando la sorte con o senza documenti nel vicino del Nord.
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