Nelle pagine de l’Unità di lunedì si legge una notizia sensazionale quanto INFONDATA, pur se firmata dall’ottimo Maurizio Chierici che, nella fattispecie, prende una topica colossale.
Si legge infatti che, nell’imminente visita a Montevideo di George Bush, per la quale sono in corso grandi manifestazioni di ripudio, questi firmerà un Trattato di Libero Commercio con l’Uruguay di Tabaré Vázquez. Non so come Chierici possa essere incorso in un errore così marchiano. La situazione dell’Uruguay, che col governo di sinistra cresce dell’8% l’anno, è complessa soprattutto a causa della crisi delle cartiere con l’Argentina, ma la firma del TLC, peraltro voluta dal ministro dell’economia Danilo Astori, ma già bocciata dallo stesso presidente Tabaré Vázquez, NON è all’ordine del giorno e sarebbe impossibile che fosse raggiunta in un tempo così breve, senza neanche più la possibilità dello “short track”.
Sarebbe un passo gravissimo se un TLC con gli Stati Uniti fosse firmato giacché, per l’attuale statuto del Mercosur, comporterebbe l’immediata espulsione dell’Uruguay. Nel gennaio passato fu firmato invece il TIFA, un accordo tariffario, ma proprio per lo statuto del Mercosur fu chiarito che in nessun modo questo era propedeutico al TLC.
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