Secondo l’agenzia EFE, il vertice dei ministri degli Esteri riunito a Corfù in Grecia, ha condannato all’unanimità il colpo di stato in Honduras, il ritorno all’ordine costituzionale e l’immediata liberazione del presidente Zelaya.
Fonti golpiste sostengono che il presidente sarebbe stato detenuto sulla base di un regolare mandato di cattura emesso per aver indetto un “referendum illegale” [per eleggere un’assemblea costituente] che avrebbe portato a una costituzione già scritta da tempo di stampo “chavista”.