Tra due candidati pessimi e scandali di corruzione a Panamá si vive in un’isola aliena al resto del continente. Quella conclusasi con le elezioni di domenica è stata una campagna senza contenuti né altro programma che aggrapparsi al Canale e così piena di scandali che qualcuno l’ha definito “all’italiana”.
Ha vinto il milionario, in dollari già che il paese è e resterà dollarizzato, Ricardo Martinelli (nella foto, si esercita da uomo forte).
Chi ha perso è il partito centrista del presidente uscente Martín Torrijos e che nell’affanno di apparire rinnovato candidava una donna, Balbina Herrera, che nuova non era per niente.
Nonostante i pochi che se ne siano interessati in Italia abbiano cercato di individuare un cambio di tendenza continentale con la destra che torna a vincere in America latina le differenze tra le due candidature, entrambe duramente neoliberali, sono così scarse che l’ipotesi più probabile è un governo unitario tra il partito di Martinelli e quello della Herrera pronto a salire sul carro del vincitore.
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