Fanno uno dei lavori più squallidi al mondo: mentire a ragazzi poveri per convincerli ad arruolarsi e mandarli ad ammazzare ed essere ammazzati in un paese lontano, l’Iraq, l’Afghanistan…
Sono i reclutatori dell’esercito degli Stati Uniti, possono usare tutti i mezzi, offrire soldi, usare qualunque argomento, letteralmente braccare ragazzi proletari, neri, di recente immigrazione per convincerli che solo arruolandosi potranno avere un’opportunità nella vita. Loro partono e spesso non tornano, ma solo ingannandoli gli Stati Uniti possono permettersi di mantenere un esercito di volontari nei cinque continenti.
Non si può mentire a tutti per sempre però, da qualche parte la coscienza emerge per quei ragazzi mandati al macello e a macellare in paesi lontani. E così scoppia il bubbone.
Il tasso di suicidi tra i reclutatori dell’esercito degli Stati Uniti è il triplo di quello dell’esercito in generale e oramai non passa mese che qualcuno di loro, pagato per mentire e trovare carne da cannone, non si impicchi.