La tratta e lo sfruttamento di bambine e donne rappresenterebbe il 17% del PIL del Continente. È quanto afferma la “Coalizione contro la tratta delle donne” riunitasi a Città del Messico questa settimana tornando a sollevare un problema che resta trascurato nelle agende pubbliche e che è un enorme affare economico per la criminalità, tollerato se non coperto dalla politica e che genera una catena di guadagni enormi in tutto il mondo nel turismo sessuale.
Eppure, per l’avvocato Teresa Ulloa Ziáurriz, la tratta delle donne e la prostituzione sono pratiche più pericolose e redditizie del narcotraffico: “quando tu vendi una dose di droga, la merce non è più tua. La stessa donna può essere venduta anche 40 volte al giorno rendendo centinaia di dollari. Quando non ti serve più la butti via ma tutti lo percepiscono come un reato minore”.
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