Molto meglio di me ha scritto Adriano Sofri, attonito per la violenza inaudita di José Cardoso Sobrinho (guardate la faccia, levategli i paramenti sacri e davvero lo proporrei per il ruolo di Kapò in un film sul nazismo) vescovo di Recife che ha scomunicato i medici che hanno aiutato la bambina brasiliana di nove anni stuprata dal patrigno (il porco si è dimenticato di scomunicarlo) ad abortire.
Io voglio mandare solo un SMS a don José.
Di più non merita e sono sicuro che negli anni ‘60 e ‘70 con motivazioni identiche stava dalla parte dei militari torturatori e assassini che secondo lui difendevano una cristianità fatta solo di dottrina, dogmi e rancore.
Per mandarglielo voglio rifarmi a un vecchio canto anarchico:
“Monsignore, se questa è la vostra misericordia allora non c’è alternativa: con le budella dell’ultimo prete…”.