Forse sarò ipercritico, ma una trasmissione che mi fa sistematicamente girare le scatole è “Pianeta dimenticato”, che va in onda su Radio1Rai dal martedì al venerdì alle 8.40.
Diretta da Gianfranco D’Anna, ambirebbe “all’idea di una pagina quotidiana su un continente lacerato da molte guerre taciute, da emergenze umanitarie e sanitarie, ma che ha anche grandi risorse e potenzialità, nasce dalla semplice constatazione di come vadano perdute le decine di take di notizie riguardanti l’Africa, battute ogni giorno dalle agenzie italiane e estere”.
In realtà questo spazio sul Sud del mondo si risolve in un paradigma di cosa significhi il paternalismo europeo. Tutto quello che di buono succede in Africa o in America Latina succede sempre e solo perché c’è una suora spagnola o una ONG inglese, o un’opera pia piemontese o un’associazione di volontariato lombarda che si attiva. Altrimenti non succede nulla, o forse succedono mille cose positive ma se non c’è di mezzo chi di cui sopra “Pianeta dimenticato” non se ne accorge o preferisce non accorgersene. Paternalismo lo chiamano…