Quello a sinistra, col giubbotto antiproiettile, è Ettore Mo a spasso per Caracas. Gloriosissimo Ettore Mo del Corriere della Sera. Una volta c’ho fatto pure un corso monografico di Storia del Giornalismo, su di lui, Tiziano Terzani e Ryszard Kapu?ci?ski. Il dettaglio è per dire che per me è stato un grande e un maestro.
Lo guardo in questa foto, ricollegata al pezzo scritto da Maurizio Chierici nel quale lo critica magistralmente proprio per avere alimentato la credenza che Caracas sia tutti i Bronx del mondo e mi cadono le braccia. Andare in giro per Caracas in giubbotto antiproiettile è una pagliacciata alla quale Mo non avrebbe avuto motivo di prestarsi. E se Mo è Mo, e mi viene voglia tutt’ora di alzarmi e levarmi il cappello, immagino che gentuzza saranno i giovani, i Rocco Cotroneo, le Alessandra Farkas…
E mi domando cosa fa Mo a Kabul? Si mette un burka antiproiettile? E in Colombia? E a Mogadiscio? E nel Michoacán o a Sinaloa o nel Chihuaua in Messico cosa metterebbe Ettore Mo? E in mille altri posti più pericolosi di Caracas?