La penultima volta Gianfranco Fini, il politico più stimato dagli italiani, era stato avvistato nella Questura di Genova nel 2001 durante il G8. Non poteva essere lì eppure da lì si dilettava a seguire, dirigere, il massacro. L’ultima volta si è fatto mettere incinto da una velina ex-fidanzatina di Luciano Gaucci, il che per un cinquantaseienne ultracattolico sposatissimo, è… una gran botta di vita. Ma adesso c’è dell’altro e ci sarebbe da fare un bel plastico per una puntata di Porta a Porta.
Adesso la Lega Ambiente lo pesca farsi il bagno nell’area protetta dell’isola di Giannutri, un vero lusso per potenti veri. Gianfranco Fini ci si fa addirittura portare dai vigili del fuoco che, fino a prova contraria, non sono la sua scorta e dovrebbero essere in altro affaccendati. Oltre alla violazione dell’area protetta, chi ha pagato il carburante? Gli stessi che hanno pagato il trasporto delle spigole del Generale Speciale, oggi parlamentare di AN?
E’ il fascino proibito del potere ma in mezza Europa, per molto meno, ti stroncano la carriera.
Come diceva Luciano Gaucci, ex-fidanzato (ma non ti fa senso?) dell’attuale lady Fini, Elisabetta Tulliani: “c’è chi può e chi non può; io può”. Gaucci è da qualche anno latitante (esule direbbe la buonanima di Bettino Craxi) a Santo Domingo.
Magari presto potrà indicare a Fini altri luoghi proibiti dove immergersi, magari tutti e tre, con Lucianone e Betty.
PS: Come per i ferrovieri a Genova, licenziati per il timbro sul cartellino, in questo paese si deve ricominciare dalla forma perché senza quella non c’è sostanza. Il presidente della Camera deve dimettersi.