A Strasburgo il parlamento europeo boccia ad ampia maggioranza le leggi discriminatorie italiane contro i Rom: “la raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori […] costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l’origine etnica”. Il voto causa l’immediato sconcerto di Bobo Maroni, “Siamo indignati per il provvedimento votato dal parlamento europeo” e Franco Frattini, “sono accuse infondate, frutto di un voto politico”.
In Croazia intanto, una legge antidiscriminazione votata a stragrande maggioranza dal parlamento di Zagabria, apre le porte al riconoscimento delle coppie di fatto e all’adozione da parte di famiglie omosessuali sia pure al termine di un percorso legislativo che inizia solo ora. La legge, passata con la feroce opposizione della chiesa cattolica, ma con il voto a favore di ben 117 dei 153 parlamentari, stabilisce che d’ora in poi qualunque discriminazione dovrà essere sanzionata. Particolare interessante, soprattutto se visto dall’Italia, è che la legge è stata approvata in un paese governato dal centrodestra dell’HDZ, che aveva avuto fino a ieri il fortissimo appoggio elettorale delle gerarchie cattoliche.
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