Con una decisione criticatissima dagli Stati Uniti, i 27 ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno deciso giovedì all’unanimità di ritirare le sanzioni contro l’Avana stabilite cinque anni fa, sostanzialmente normalizzando le relazioni con l’isola. Per l’Unione Europea da oggi comincia un “dialogo senza precondizioni e reciproco con Cuba”.
Le imprese europee non avevano mai cessato di investire a Cuba, ma le sanzioni stavano lì a simulare una comunità d’intenti tra Unione Europea e Stati Uniti. Il governo cubano tuttavia ha continuato ad adottare in questi anni una linea di fermezza contro sanzioni che considera illegittime fino a costringere l’UE a rivedere la sua politica anticubana, che era anche un modo di compiacere Washington. Il Ministro degli Esteri spagnolo Moratinos ha in questo senso dichiarato: “gli Stati Uniti dovranno accettare che abbiamo i nostri interessi e la nostra maniera di intendere la politica internazionale”.
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Addenda: Oggi il quotidiano La Repubblica (a firma Omero Ciai) dedica ben tre pagine a Cuba, al caso della blogger Yoani Sanchez libera di fare la blogger (loro preferirebbero che la fucilassero) ma non c’è una sola riga sulla notizia importantissima che riportiamo (che peraltro era di apertura per la BBC). Accusano Cuba (giustamente) di essere un paese nel quale non vi è libertà di stampa, ma il giornalismo di Repubblica e di Omero Ciai è ben peggiore. E’ un giornalismo di regime nel quale non c’è bisogno di Goebbles per censurare. Si censurano da soli.