C’è stata una piccola polemica prescindibile. Il quotidiano il Riformista, diretto da quell’Antonio Polito che doveva farsi monaco buddista se Nichi Vendola vinceva le elezioni, ha attaccato pesantemente (e legittimamente) Veltroni. Veltroni ha replicato mettendo sul piatto i dodici milioni di voti con le DUEMILA copie vendute da Il Riformista tutti i giorni. Come replica il Riformista si è offeso (forse giustamente) e qualcuno ha perfino detto che Veltroni non rispettasse la libertà di stampa del Riformista.
Giusto, forse. Epperò… non per difendere Veltroni, ma il Riformista è un caso particolarmente repellente proprio per quelle 2.000 copie che vende.
Duemila copie sono veramente un’inezia (la newsletter di questo sito ha più abbonati) per giustificare i 2.2 milioni (4 miliardi e mezzo di lire) di finanziamento pubblico, pari a 1.100 (MILLECENTO) EURO per ogni lettore, e pari a quasi 4 (QUATTRO) EURO per ogni singola copia venduta.
Avete capito bene, quando vedete in giro (ma quando mai?) qualcuno con una copia de Il Riformista in mano, sappiate che, oltre all’Euro che il tipo ha pagato al giornalaio, altri QUATTRO Euro li paghiamo con le nostre tasse direttamente a Il Riformista (Riformista dde che?).
Tra l’altro lavorando al Riformista una quindicina di persone e considerando che i costi vivi siano coperti in edicola, verrebbe la bella media di 150.000 €uro procapite. In media quindi. E quanto guadagna il simpatico (sic) direttore "né destra né sinistra"? Perchè il direttore di un giornalucolo di poche pagine e che nessuno compra deve guadagnare decine di migliaia di Euro al mese?
Una cosa è la libertà di stampa e una cosa è far mangiare pane a tradimento ad Antonio Polito e compagnia facendo perfino credere che abbiano qualcosa di indispensabile da dire.