Ho il massimo rispetto -ci mancherebbe altro- per la memoria di Don Pietro Pappagallo, straordinaria figura di sacerdote e resistente, medaglia d’oro e uno dei martiri delle Ardeatine.
Ma qualcuno mi spiega perchè su 335 martiri delle Ardeatine per commemorare il 25 aprile, il candidato sindaco Francesco Rutelli sceglie di rendere omaggio selettivamente solo ad un sacerdote?
Gianni Alemanno, l’uomo con la croce celtica al collo, da parte sua, ne dice una giusta e una sbagliata.
Nella cerimonia ufficiale ha dichiarato: «Bisogna smetterla di fare del 25 aprile una festa di parte ma deve essere la festa di tutta la nazione» e fin qui ci siamo.
Ma poi ha proseguito: «questa deve essere la festa di tutto il popolo italiano che si è liberato da tutti i totalitarismi sia di destra sia di sinistra». E qui caro Alemanno, non ci siamo più e trovati un’altra festa. Perfino i totalitarismi non erano tutti uguali e il 25 aprile è la festa della Liberazione dal nazifascismo e basta e i tentativi di torcere il braccio alla storia no pasarán.