Il topless della signorina Kate è in questo momento prima notizia sul sito de “La Repubblica”, il più venduto quotidiano d’opinione italiano. No, non c’è nulla da ridere di questa deriva senza limiti dell’informazione italiana sempre più in basso. Senza informazione non c’è opinione pubblica e senza opinione pubblica non c’è democrazia. La stampa in Italia, tradendo la propria ragion d’essere e il paese, ha abdicato dal suo ruolo, per dedicarsi alle tette della signorina Kate. E attenzione, era esattamente lo stesso quando Repubblica, fingendo di opporsi al re di bunga bunga, contribuiva alla distrazione di massa attaccandolo non sul merito del neoliberismo reale ma sulle tette di Minetti o quelle di Ruby. È in buona parte per colpa dei giornali che ci troviamo col Batman Fiorito, il Trota Bossi, Luigi Lusi e che l’80% degli italiani non comprende il senso della parola “peculato”.