Appena il 18 dicembre 2007 il Guatemala ha votato a favore della moratoria contro la pena di morte proposta dall’Italia nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Meno di due mesi dopo il paese centroamericano smentisce quel voto con un ampio voto parlamentare accettato dall’esecutivo.
Il presidente guatemalteco Álvaro Colom (centro-sinistra, nella foto) ha infatti annunciato che in caso di condanna a morte, sospesa dall’anno 2000 nel paese, non applicherà più l’indulto. E ci sono già 21 persone in attesa nei bracci della morte del paese.
Scritto in esclusiva per Latinoamerica.