In poche ora si alza la strategia della tensione antifisco. Scontri avanti ad una sede di Napoli. A Roma un pacco bomba. A Viterbo i dipendenti sono stati minacciati di morte. A Melegnano, in provincia di Milano, un imprenditore si è sentito libero di aggredire fisicamente due ispettori di Equitalia. Tutto in un solo giorno. Appena ieri a Mestre un’agenzia era stata murata mentre per mesi organizzazioni neofasciste Volete che ci scappi il morto prima di fermare questa escalation, innanzitutto condannandola energicamente, inequivocabilmente?
Su questo sito abbiamo già denunciato come la polemica antifisco sia lo strumento della prossima campagna elettorale delle destre per rimanere al potere, saldando il disagio sociale per la crisi del neoliberismo da loro provocata con il peggio dell’italietta che non vuole regole e con i beoti che nel ventennio scorso hanno creduto all’imbonitore di Arcore. Nell’Italia dove i No-Tav come chi chiede che l’acqua resti pubblica vengono etichettati come terroristi, la protesta antifisco sta già sfuggendo di mano ai burattinai, assumendo toni apertamente eversivi.
In queste ore vorrei quindi esprimere innanzitutto la più piena solidarietà ai lavoratori di Equitalia, da mesi insultati e minacciati per il solo fatto di compiere il loro lavoro.
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