Oscar Giannino è quel signore che definì il presidente democratico della Bolivia, Evo Morales, un "narcoindio fuori di testa", quello che ha detto che i problemi di Napoli, città che evidentemente non ama, li deve risolvere il Vesuvio e che Fukushima sarebbe stata la prova del nove sulla sicurezza del nucleare (sic). Poi è il fondamentalista neoliberale che è, tuttora fervente credente della "mano invisibile del mercato", un francofobo riconosciuto e tante altre cose che ne fanno un personaggino di scarsa autorevolezza.
Deve aver goduto smodatamente quando oggi quattro deficienti, incapaci di intendere e di volere, ma in grado di fare danno, fuori alla Statale di Milano gli hanno permesso di passare da vittima lanciandogli dei pomodori e delle uova, non si sa se fresche. Solidarietà a Oscar Giannino.