Per Renato Brunetta quella della ragazza precaria che ha chiesto di fargli una domanda (alla quale lui ha replicato andando via e insultando) è stata un’ “azione squadristica”.
E’ l’ennesima vergognosa degradazione della lingua italiana operata, oltretutto, da parte di un professore ordinario dell’Università pubblica. Ricordiamo a Brunetta che lo squadrismo, quello fascista, era fatto con le spranghe, le pistole, il manganello e l’olio di ricino e che sovente portava alla morte della vittima.
Ricordiamo l’agonia di Piero Gobetti (a sinistra nell’immagine) e quella di Giovanni Amendola (a destra). Ricordiamo le bastonate con le quali fu assassinato Don Giovanni Minzoni (al centro) dai sicari di Italo Balbo. Ricordiamo le centinaia di vittime anonime dello squadrismo fascista, operai e contadini socialisti, comunisti, cattolici che lasciavano spesso le famiglie nell’inedia.
Anche per quest’infamia FUORI BRUNETTA DAL GOVERNO!