Non ha detto una parola sulla Libia. Le ultime sue furono che non avrebbe disturbato l’amico Gheddafi. Non ha detto una parola sul nucleare, cosciente di inimicarsi o gli elettori o le lobby. Non ha detto una parola sul 150°, un po’ perché intanto lo fischiavano, un po’ perché non aveva nulla da dire, un po’, più di tutto, perché qualunque cosa avesse detto o s’offendeva la Lega o s’offendeva il resto del mondo.
Oramai il capo del governo di una grande democrazia occidentale è ridotto così: è meglio (per sé) che stia zitto. Silvio Berlusconi è afono, e oramai nudo, anche in doppiopetto.