Alla fine papà Moncayo ce l’ha fatta. Dopo 12 anni il camminatore della pace è riuscito a riportare a casa sano e salvo suo figlio Pablo Emilio, che oggi ha 31 anni ma che ne aveva appena 19 quando divenne prigioniero della guerra civile colombiana.
Tra le prime parole di Moncayo, in diretta su Telesur (grandi polemica sulla presenza esclusiva del canale integrazionista!), il ringraziamento ai presidenti ecuadoriano, Rafael Correa, venezuelano, Hugo Chávez, e brasiliano Lula, oltre alla senatrice liberale Piedad Córdoba che più di tutti si è adoperata in questi anni per la liberazione anche dei prigionieri di guerra non alla moda. Al contrario non ha mai nominato il presidente Álvaro Uribe.
Ora con più forza la guerriglia delle FARC chiede l‘accordo umanitario per liberare gli altri prigionieri di guerra in suo possesso. Il presidente Uribe, a quattro mesi dalla fine del suo mandato, è più possibilista.
PS: Ovviamente della bella storia di papà Moncayo e di suo figlio i nostri giornali, quelli che dedicarono decine di pagine a Ingrid Betancourt, scriveranno ben poco. Razzismo? Glamour come unico punto cardinale nella loro bussola? Indifferenza? Sessismo? Che ne pensate?
Approposito, Mimmo Càndito: non avevi scritto che Ingrid Betancourt sarebbe sicuramente diventata presidente della Colombia? Come mai non è neanche candidata? Ma non vi vergognate?