La foto è troppo bella e, pur se conosciutissima, è bello citarla. Ci ricorda Enzo Baldoni, un uomo onesto, che viaggiava, viveva e raccontava questo mondo sempre più barbaro. Una persona di quelle belle, di quelle che se ce ne fossero di più, questo mondo sarebbe altro. Perciò quelli che vivono di verità preconfezionate, in morte, lo hanno deriso, vilipeso, calunniato.
Oggi, pochi giornali ci hanno fatto caso, ricorrono tre anni dall’assassinio di Enzo Baldoni, il 26 agosto 2004, da qualche parte vicino a Najaf, in Iraq. Ecco, se in questo post ho descritto lo sciacallo Fabrizio Corona come l’anti-Icaro dei nostri tempi, forse Enzo Baldoni è il suo opposto, è Icaro, è il simbolo del meglio di noi stessi, della volontà dell’uomo di essere migliore e di pensare migliore questa società. Tra Corona e Baldoni è fin troppo uso, ma inevitabile il pensare che se ne vanno sempre i migliori.
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