Chiquita, la banana assassina?

TERRORISMO – I familiari di 173 persone assassinate dai paramilitari delle AUC (Autodefensas Unidas de Colombia) nella regione colombiana di Urabá, hanno chiesto alla compagnia bananiera statunitense Chiquita Brands un risarcimento di un miliardo di dollari per la morte dei loro familiari.

Lo scorso aprile la stessa Chiquita ha ammesso di aver finanziato, con 1.7 milioni di dollari, il gruppo paramilitare autore dei crimini, perché mantenesse il controllo del territorio. Per questo fu condannata da un tribunale statunitense al pagamento di una multa di 25 milioni di dollari proprio. La Chiquita ammette di aver pagato le AUC, ma si dichiara ricattata da queste.

A questa versione non credono i rappresentanti legali delle famiglie hanno presentato l’azione legale presso il Tribunale Federale di Washington, Stati Uniti. L’avvocato Terry Colllingsworth ha affermato che "questo è un caso emblematico, forse il maggior caso di terrorismo nella storia nel quale viene chiamata a rispondere una multinazionale".

I familiari degli assassinati accusano la Chiquita di "aver utilizzato i paramilitari per assassinare uomini, donne e bambine per il solo fatto che questi interferivano con con gli interessi economici della multinazionale".

Fonte principale: TELESUR

Sul caso hanno scritto Antonio Pagliula e  Stella Spinelli di Peacereporter:
Banane in guerra
Chiquita in cerca di riscatto


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