E’ saltato per motivi di razzismo il concerto per il centenario della squadra di calcio dell’Atalanta di Bergamo, previsto per il prossimo 5 maggio. Il concerto era già completamente organizzato, con un numero impressionante di cantanti di buon livello: Lucio Dalla, Gianna Nannini, Luca Carboni, Ron, I Pooh, Gli Stadio, Mango, Zero Assoluto, Gianluca Grignani, Nada, Fabrizio Moro, Velvet, Paolo Meneguzzi, Francesco Facchinetti, Amalia Grè, Momo.
Uno di loro però, Gigi d’Alessio, aveva un difetto: è un "terrone" e a festeggiare l’Atalanta non ce lo vogliamo. Gli ultras della squadra lombarda infatti, incredibile ma vero, hanno opposto il veto sulla presenza del cantante campano. Dal veto si è passati alle minacce: se verrà d’Alessio, il concerto sarà rovinato dalla nostra contestazione. A quel punto l’organizzatore del concerto stesso, tale Lorenzo Suraci, padrone della radio bergamasca RTL, rilasciava alla Gazzetta dello Sport una dichiarazione che a chi scrive fa accaponare la pelle: «chiamerò D’Alessio e gli dirò di restare a casa. D’ Alessio è un amico e un grande professionista, mi fa un favore personale, una grossa cortesia, ma non voglio rischiare (sic!), se persistono le perplessità non se ne fa nulla».
Per fortuna non se n’è fatto nulla, ma non come sperava il connivente Surace. Di fronte a cotanta idiozia leghista c’è stato un colpo d’ali da parte degli artisti. Tutti gli altri cantanti coinvolti, Lucio Dalla, Gianna Nannini, Luca Carboni, Ron, I Pooh, Gli Stadio, Mango, Zero Assoluto, Gianluca Grignani, Nada, Fabrizio Moro, Velvet, Paolo Meneguzzi, Francesco Facchinetti, Amalia Grè, Momo, non ci hanno pensato due volte e hanno rinunciato a concerto e cachet per solidarietà con d’Alessio, facendo annullare la manifestazione per… indegnità del pubblico e dell’organizzazione.
Niente festa dunque per i bergamaschi civili e figuraccia colossale per la città che dovrebbe cogliere l’occasione per interrogarsi sui motivi dell’essere una delle capitali della xenofobia e isolare la propria feccia razzista. A D’Alessio sono giunte le scuse del sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, del presidente dell’Atalanta Ivan Ruggeri e dell’ex allenatore del Napoli, Ottavio Bianchi ma purtroppo, a leggere (con un po’ di stomaco) il sito degli ultras bergamaschi, sembra probabile che l’occasione andrà sprecata.
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