Il governo golpista honduregno presieduto da Roberto Micheletti lancia un ulteriore segnale sinistro: dà 72 ore a tutta il personale diplomatico venezuelano per abbandonare il paese.
Fin dai primi momenti il governo venezuelano aveva, insieme alle altre democrazie della regione e dell’Unione Europea ritirato l’ambasciatore da Tegucigalpa ma, come d’uopo in queste occasioni, il resto del personale diplomatico di Caracas era restato al lavoro nella capitale centroamericana.
Adesso questo segnale, sicuramente coordinato con chi ha permesso al golpe di prosperare per quasi un mese nonostante il ripudio della comunità internazionale e la resistenza popolare, cerca di criminalizzare l’azione diplomatica venezuelana per restaurare il governo legittimo di Mel Zelaya in Honduras.