Non mi direte che non sia perlomeno insolita la pagina latinoamericana di El País di oggi. Su 18 titoli infatti ben 7, poco meno della metà riguardano Cuba, un paese dove non sta accadendo nulla di particolare. Va bene che il popolo cubano non deve essere abbandonato e non va spenta la luce sui crimini della dittatura castrista, ma almeno trovate qualcosa da dire!
Appena un articolo è dedicato all’Honduras, dove al contrario la luce va spenta perché vi è in corso un golpe buono che si fa via via più sanguinoso, uno il Messico dove hanno appena trovato quindici cadaveri ammucchiati dai narcos e uno sul Perù (a breve online qui il pezzo sul nuovo governo scritto in esclusiva per Latinoamerica) dove sta per ripartire la crisi amazzonica.
Fa eccezione l’Argentina con 4 articoli (Cuba+Argentina sommano così 11 titoli su 18. Sarà un caso?). I pezzi ribadiscono per l’ennesima volta che gli odiatissimi Kirchner sono al crepuscolo e presentano uno (strano?) accordo editoriale tra “La Nación”, il giornale della destra tradizionale argentina che appoggiò tutte le dittature militari e “El País” che formalmente è un giornale di centro-sinistra.
Chissà se non si vergognano neanche un po’ a “El País” a fare accordi di interscambio con un giornale che è stato tutta la vita pro-franchista. Chissà se lo sanno i lettori di “El País”. Già, ma adesso il nemico sono i “regimi populisti” e la destra reazionaria dei latifondi agrari de “La Nación” diventa un’alleata della lobby delle multinazionali iberiche delle quali “El País” è la voce ufficiale.
Stranamente invece oggi non c’è nulla su Hugo Chávez, che sicuramente se ne risentirà. Rimedieremo domani dicono da Miguel Yuste a Suances.
Il fatto più grazioso è che è lo stesso quotidiano madrileno ad essere cosciente di non avere cosa dire. Il titolo di apertura (nell’immagine) è infatti sul viaggio di stato di Raúl Castro in Algeria. Nonostante vi aprano fin dalla titolazione (e poi in tutto il pezzo) si preoccupano di farci sapere che il viaggio è carente di contenuti e che quindi quello sfaccendato di Raúl Castro non aveva altro da fare che bighellonare per Algeri tre giorni. Se questa è una notizia…