Se una sconfitta del genere fosse toccata ad un paese governato dalla sinistra o dal centro-sinistra (come in Argentina appena sette giorni fa) ci sarebbero i titoloni sui giornali mainstream anche in Italia. Ma la sconfitta dura ed inequivocabile del partito di destra del PAN del presidente Felipe Calderón nelle elezioni parlamentari e amministrative in Messico, viene completamente ignorato dai media. E invece è una sconfitta pesante per uno dei pochi governi importanti ancora ortodossamente neoliberali e allineati a Washington in America latina.
Nonostante ciò è una sconfitta che lascia ben poco da celebrare: va malissimo il Partito Rivoluzionario Democratico e vince l’eterno PRI, il Partito Rivoluzionario Istituzionale (che festeggia in foto), che con difficoltà potremmo definire centrista, ma che oggi si proclama socialdemocratico e rinnovato. L’astensione intanto sfiora il 60% e il voto nullo si organizza e raddoppia.
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