Dov’è il garante della privatezza?

La signora Elena Vecoli, barbaramente assassinata in Venezuela per uno scambio di persona, era incinta. I media, soprattutto quelli crumiri, La Padania in testa, si affannano a fare i titoli su questo dettaglio ed a ripeterlo ossessivamente come se fosse un dettaglio influente rispetto al caso. Come se avessero arrestato gli assassini. Dov’è il problema? Il problema è che l’essere incinta della povera Vecoli fa parte della sfera privata della persona e non ha nulla a che vedere con l’evento pubblico della sua morte. Viene usato così da giornalisti sensazionalisti solo perché vendibile, perché drammatizzante.
Così la privatezza di una persona uccisa, un dettaglio particolarmente triste per il marito e i familiari, viene messo in piazza come fosse quello di una velina consenziente. Per capirci: se si dimostrasse che Diana Spencer, incinta, fosse stata fatta uccidere dalla regina Elisabetta proprio perché incinta, ecco che la gravidanza di Diana Spencer diventerebbe un fatto pubblico. Ma altrimenti anche l’eventuale gravidanza sarebbe solo un fatto privato. Tanto più quella della povera Elena Vecoli.


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