Benedetto XVI, nel Convegno annuale della diocesi di Roma, in corso nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, ha iniziato affermando che la chiesa non è contro il sesso, ma poi ha proseguito spiegando che è contro tutto quello che gli umani fanno e vivono intorno al sesso, dal mettersi insieme, vivere insieme, convivenze, pacs, pratiche sessuali, aborto, omosessualità, contraccezione. Contraccezione! Ovviamente, la solita schiera turibolare di politici di destra ma anche di sinistra, si è affrettata a dare ragione al papa, senza neanche ascoltarlo, come il riflesso condizionato del martelletto sul ginocchio.
E’ noto che per il Papa la sessualità non può essere svincolata dalla riproduzione. Continuo a considerarla una posizione del tutto legittima, anche se non la condivido punto.
Non mi è possibile disquisire sulla "naturalità" imposta dal papa ai cattolici, anche se la "naturalità" come imposizione mi sembra ben poco naturale. O sul fatto che neanche i cattolici prendono sul serio le parole del pastore tedesco perché la vita e la sessualità sono più complicate (o forse più semplici, spontanee, belle), di come le vedono da dietro le mura vaticane. O sul fatto che il Vaticano o la CEI parlino o non parlino, troppo o troppo poco. A me va benissimo che sua eminenza parli ogni volta che vuole. Va meno bene che gli si dia ragione perché è sua eminenza e non perché abbia ragione, anche quando vuole riportare indietro le lancette come un talebano qualsiasi.
Mi interessa però che quei politici, di destra ma anche di sinistra, la smettano di farsi scudo del Vaticano e che qualunque cosa dica il Vaticano abbia sempre ragione. Semplicemente perché il Vaticano a volte dice cose condivisibili da destra, a volte cose condivisibili da sinistra (guerra, amnistia…) e a volte dice cose che non stanno né in terra e forse neanche in cielo, sia da destra che da sinistra.
E allora vorrei un po’ di coerenza. Delle due l’una; se davvero pensano che "el santo padre que vive en Roma" (Violeta Parra) ha ragione, vorrei che un senatore dell’UDC, o un deputato della Margherita, presentino un disegno di legge per proibire la contraccezione (la pillola, i preservativi) da tutte le farmacie, gli ambulatori, le camere da letto e le Fiat cinquecento del paese. Se chi è d’accordo col papa è coerente, deve farsi parte attiva per proibire la contraccezione. PRO-I-BI-RE! Sarebbe un sollievo, ed un momento di chiarezza se lo facessero perché sarebbero costretti a ricordare che il Vangelo dice: ”Sia il vostro parlare sì sì, no no, il di più viene dal maligno” (Matteo 5,37).