Nanni Moretti (nella foto con Jasmine Trinca che sempre più lauramoranteggia) a Cannes, ci ha ricordato che il 9 aprile non è bastato per liberarci di Berlusconi e spinge il nuovo governo a mettere al primo posto la risoluzione del tema del conflitto di interessi. In molti scriviamo che questo governo (governicchio?) DEVE resistere il tempo necessario a che Berlusconi passi la mano. Ma senza risolvere il problema del conflitto d’interessi non passerà la mano e continuerà a spaccare il paese. Le parole di Moretti a Cannes giungono così opportune, realiste ed urgenti:
A due mesi dall’uscita nelle sale e nonostante la sconfitta di Silvio Berlusconi, “Il Caimano” resta “attuale” per denunciare l’atteggiamento di chi “sta nelle istituzioni disprezzandole”: Nanni Moretti, a Cannes per presentare il suo ultimo film, ha duramente criticato il ritardo con cui l’ex presidente del Consiglio ha ammesso la sconfitta elettorale. Un candidato che battuto sia pure di misura alle urne “per 15 giorni non riconosce la sconfitta e parla di brogli nel silenzio dei suoi alleati”, ha avvertito il regista applaudito da alcuni dei giornalisti che affollavano la sala stampa, “e’ una cosa molto grave in democrazia”.
Di qui –passiamo alle pagine dell’Unità– l’invito di Moretti alla nuova maggioranza di centrosinistra perche’ risolva il conflitto d’interessi e impedisca il ritorno del Caimano, ovvero che in futuro possa candidarsi per la quinta volta alla guida del governo un candidato come Berlusconi “con un enorme potere mediatico e interessi economici in molti settori”. La proiezione riservata alla stampa (in serata ci sara’ quella per il pubblico) ha ricevuto una buona accoglienza anche se e’ difficile ipotizzare se il film possa regalare a Moretti una seconda Palma d’oro dopo quella del 2001 per “La stanza del figlio”.
Arrivato a Cannes insieme agli sceneggiatori, gli attori (Margherita Buy, Silvio Orlando, Jasmine Trinca), l’amico e fedele produttore Angelo Barbagallo, Moretti non si è sottratto alla curiosità dei giornalisti stranieri come invece era accaduto in occasione della presentazione italiana. In fondo, avrà pensato, l’argomento dell’«anomalia» che rende l’Italia «un paese unico al mondo» non trova sponde sufficienti per alimentarsi. E infatti non mancano stilettate anche alla nuova maggioranza di centrosinistra. Non è piazza Navona ma poco ci manca. Parla di quei dirigenti che discutevano «sull’opportunità che io facessi slittare l’ uscita del film: qualcuno, che stava nel centro sinistra da cinque minuti». Capezzone? «In Italia è accaduta una cosa unica: per quattro volte in dieci anni è stato permesso ad un candidato con un enorme potere mediatico e interessi economici in molti settori di presentarsi alle elezioni e diventare due volte Presidente del Consiglio. Sarebbe il caso che questo non accadesse per la quinta volta, visto che, secondo me, Berlusconi non resisterà cinque anni all’opposizione e farà di tutto per evitarlo». Che fare? «Affrontiamo e risolviamo questo problema. Ma ho saputo da giornalisti della stampa internazionale che hanno intervistato leader del centro sinistra che il problema del conflitto di interessi non rappresenta una priorità di questo governo. Quindi i problemi sono tutti lì».
Amore-odio per la sinistra, che va avanti per slogan, sbagliati secondo Moretti: «”Non demonizziamo Berlusconi”; “Non spaventiamo i moderati” e “Non commentiamo le sentenze”. Quindi, in pratica, il risultato è una passività assoluta frutto del principale problema italiano, l’assuefazione». Poi riecheggia una delle scene de “Il Caimano”, quando lui rifiuta di fare un film su Berlusconi, il film che il popolo della sinistra vorrebbe vedere: «Ho sempre detestato quelli che fanno battute e si mandano sms e e-mail spiritose su Berlusconi. Secondo me non c’è niente da ridere, è un problema serio e grave. Gli stranieri si godono di più la parte comica del film perchè loro hanno anticorpi, cioè leggi vere sul conflitto di interessi». Ma alla fine questa uscita cinematografica ha spostato voti? Risponde Silvio Orlando: «Perchè a Nanni tutti chiedono se ha influenzato le elezioni con un film e nessuno chiede se Berlusconi le ha influenzate con almeno tre televisioni?».