Ogni cittadino italiano che si disgusta per lo spettacolo offerto dalla classe politica spoglia di una foglia l’albero della democrazia, gli taglia una radice, lo rende più fragile. Ma chi soffia sulla tramontana gelida che stacca quelle foglie è la classe politica italiana che appare sempre più irredimibile.
I nostri e i loro. I nostri incapaci di rispondere nell’unico modo possibile alla loro guerriglia che vuole lo sfascio: Fran-co Ma-ri-ni. Il discredito della classe politica è purtroppo oggettivamente il discredito della democrazia. I giorni bui continuano perché se la democrazia è partecipazione, a chi interessa partecipare in questa guerra per bande di opposti carrierismi?
Il rivoltante spettacolo al Senato dimostra che tanto più nel XXI secolo la democrazia sarà partecipativa o non sarà.