Bisogna guardarlo il video di Mariastella Gelmini che legge su YouTube lo stesso comunicato ministeriale di venti e quarant’anni fa: Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, bla bla bla.
Bisogna guardarlo perché questo simulacro di modernità è la rappresentazione più nuda e cruda della scatola vuota rappresentata da chi vuol far credere di interpretarla come il gattopardo interpretava la fine dei Borboni.
Il mondo cambia, le politiche imperanti vent’anni fa sono rigettate ovunque, ma noi mettiamo in scena un cambiamento virtuale, una rappresentazione del cambiamento per continuare come prima.
Concentriamo il potere sui baroni ma la chiamiamo legge anti-baroni. Tagliamo i fondi alla ricerca ipotecando il futuro del paese ma le chiamiamo norme anti-fannulloni.
Bastoniamo Franti e Lucignolo (che oggi spesso si chiamano Ahmed e José) per favorire le scuole per i ricchi e raddoppiare surrettiziamente l’8 per mille e raccontiamo che a scuola è finalmente tornato il rigore.
Ci sono paesi del terzo mondo che hanno già un computer per ogni aula, magari con software libero, mentre noi siamo agli ultimi posti dell’OCSE per diffusione della banda larga. E senza banda larga i ragazzi i video su YouTube non possono vederli.
Ma non importa, infiocchettiamo tutto nel nuovo tubo catodico di YouTube, abbiamo una ministra moderna e una scuola che si rinnova, contro gli studenti, contro gli insegnanti, contro il paese. Orecchianti della modernità, su YouTube va in scena il vuoto pneumatico.