La UE ha pubblicato la lista di 93 compagnie aeree “vietate” agli europei, per mancanza di standard di sicurezza. E’ una lista abbastanza sorprendente. Infatti dalla lista scompaiono tutte le tracce di compagnie charter egiziane o colombiane, che lavorano spesso con turisti europei, e che erano state inserite spesso in precedenti liste. Scompaiono anche, con la parziale eccezione di due minuscole compagnie kazake e una kirghiza, le compagnie dell’ex blocco sovietico. Dai macedoni ai bielorussi, come hanno fatto a mettersi TUTTI in regola? Come hanno fatto quelle compagnie che viaggiano con appena uno o due vecchi Tupolev rattoppati?
La seconda sorpresa è che una lista comprendente 93 compagnie aeree, che ad un occhio superficiale appare durissima e lunghissima, colpisce per l’89% appena 5 paesi africani. Fa il pieno la Repubblica Democratica del Congo che vede cancellate addirittura 50 compagnie, più della metà del totale mondiale. E’ un numero che dice poco o nulla. In un paese enorme e quasi senza trasporti di terra, qualunque cosa voli fa “compagnia aerea”. Seguono la Sierra Leone con 13, la Guinea Equatoriale con 11, lo Swaziland con 6 e la Liberia con 3. Sono tutti e quattro paesi molto piccoli, poverissimi e con un passato recente e/o un presente di guerra e dittatura. Di nuovo: è difficile immaginare che operatività abbia la tredicesima compagnia della Sierra Leone o la sesta dello Swaziland.
Insomma, era già quasi impossibile per un cliente europeo vedersi proporre un volo della Mango Mat o della Air Rum. Adesso sarà impossibile, ma non cambia nulla e si amplifica un senso di fastidio. Le 93 compagnie sospese sono del tutto marginali. Messe tutte insieme forse non arrivano a 200 apparecchi. Il fatto che siano concentrate per il 90% in appena 5 paesi fa pensare più a mancate risposte che ad effettivi controlli. Insomma la UE ha escluso solo compagnie marginali che operano su rotte marginali.
Cosa questo significhi è difficile da stabilire. E’ una lista che lascia le cose come stanno. Strombazzata come un elemento di chiarezza, sembra invece un elemento di oscuramento. Un contentino.
Siamo proprio sicuri che tutte le compagnie di charter europee, che sfruttano all’inverosimile apparecchi e personale, rispettino tutti gli standard di sicurezza? Fino a pochi mesi fa c’erano decine di compagnie, soprattutto balcaniche e dell’Europa Orientale, che non li rispettavano appieno. Oggi non ce n’è più nessuna. Speriamo ciò voglia dire che sia aumentata la sicurezza e non diminuiti i controlli.