E’ stato bravissimo Romano Prodi a disinnescare la trita polemica sull’udienza a Berlusconi da parte di Benedetto XVI. Con quel “il papa riceve chi vuole” non solo ha detto una cosa ovvia ma ha ottenuto più risultati: in primo luogo zittire il piagnisteo in merito degli alleati dell’Unione. In secondo luogo lasciare un Berlusconi “re nudo” e costretto a recedere. L’udienza è per i parlamentari europei del PPE, sei un imbucato, tu e quel furbetto di Casini.
Non condivido sempre quello che dice Romano Prodi, ma è tra i pochi che non mi fa mai vergognare e di questi tempi bisogna sapersi accontentare. Del resto la campagna elettorale del centro-sinistra oramai è occupata solo dallo scandalizzarsi per qualunque cosa. Quando passi il tuo tempo a protestare per quello che fa l’avversario, sei messo male. E credo sia proprio quello che percepisce l’opinione pubblica, almeno quella che si informa sul TG1 o il TG5, ché non tutti leggono il Sole24ore o Micromega…
E allora protesti se Berlusconi va negli Stati Uniti, protesti se va in televisione, protesti se va dal papa, quasi protestano pure per l’imitazione di Fiorello. Poi, si sono così convinti che solo la televisione conti che sono letteralmente insorti di fronte al dibattito tra Silvio nostro e il “vetero” Diliberto. Il neocon (“con” alla francese) Capezzone, col faccino imbronciato, ha perfino blaterato che Diliberto non rappresenta la coalizione. La rappresenterebbe lui…