Il 29 settembre Silvio nostro compie settant’anni. Sì vabbé, lui è ricco sfondato, ma ad essere settantenni nell’Italia di domani ci si guadagna. Cinema gratis, viaggi in treno gratis per loro e per gli animali domestici (di che età? gatti superiori a 10 anni, che come si sa moltiplicato sette valgono settantanni umanoidi?), stadio gratis (curva o tribuna vip?), abbonamento alla Rai gratis, e museo gratis (e questo c’è già, spesso dai 60 o 65 in là).
Il ponte sullo stretto non tira più (e forse qualcosaltro… Viagra gratis per tutti?), delle grandi opere e perfino della TAV meglio non parlare, allora le promesse sono gratis e non costano nulla. Anche la promessa di portare le pensioni sociali minime a 800 Euro è sparita (gli artigiani con 40 anni di contributi ne prendono appena 900 e Silvio nostro ha rischiato la rivolta)… e allora meglio invitare un pensionato dell’hinterland milanese a vedere il derby seduto tra lui e Galliani!
A ben guardare Berlusconi si rivolge al suo pubblico preferito, alle persone anziane oggetto di tante truffe, dai finti impiegati dell’Enel, ai finti testimoni di Geova, ai finti venditori. O i venditori veri, come lui! Settantenni, non aprite la porta a nessuno. Tantomeno a Berlusconi!
PS Dal faceto al serio. Molti anziani non possono permettersi di andare in treno neanche gratis, per motivi di salute. E allora più salute, più servizi sanitari, più assistenza domiciliare gratis, cose serie insomma! Ma di una legge non ad personam che defiscalizzi magari le badanti (così emerge il nero) o sulle case di riposo non si parla. Forse perché è una legge che parlerebbe di cose serie… e tristi. E all’intrattenitore di Arcore le cose serie portano sfica…