La polizia della dittatura libica di Muhammar Gheddafi ha massacrato dieci persone ieri a Bengasi. Sì, vabbene quella merda di Calderoli, ma è possibile che nessuno critichi più Gheddafi e la sua polizia?
Stiamo vivendo un momento allucinante per la stampa, l’informazione e la libertà di stampa. Ogni notizia è trattata come una scatola cinese nella quale sembrano occultarsi le cose veramente importanti, come la notizia sull’annullamento delle elezioni in Egitto passata completamente sotto silenzio. Tra le tre notizie di ieri: “Calderoli è una merda come tutti i leghisti”, “proteste contro quella merda di Calderoli a Bengasi” e “la polizia di Gheddafi massacra dieci dimostranti”, secondo voi qual’è la notizia più grave? La più grave è la terza, ma passa quasi sotto silenzio rispetto alla prima. Del resto chi non sapeva che Calderoli era una merda? Ma il ridimensionamento, la minimizzazione, la sparizione, la diluizione della terza notizia fa parte di una precisa strategia comunicativa.
Fino ad un paio d’anni fa Gheddafi faceva parte dell’asse del male, c’erano denunce sui prigionieri politici, la tortura, la libertà di stampa, la pena di morte. Dai tempi di Ronald Reagan e di Bettino Craxi l’Occidente sembrava sempre sul punto di fare la guerra a Tripoli. Poi un giorno di ottobre del 2004 Silvio Berlusconi andò a Tripoli e definì Gheddafi “un grande amico mio e dell’Italia. Gheddafi è il leader della libertà”. Testuale.
Ovviamente i lager di Gheddafi si trasformarono in lager della libertà. Gheddafi non evitò di mandare a morte o torturare neanche un oppositore, ma l’Occidente oramai guardava sistematicamente da un’altra parte. Adesso la polizia di Gheddafi massacra dieci oppositori in piazza a Bengasi e noi ce la prendiamo con quella merda di Calderoli?
Bene ha fatto Berlusconi ad esigere le dimissioni della merda padana. Berlusconi ha preteso la testa (testa? sic!) di Calderoli in nome dei buoni rapporti con i musulmani. Ma allo stesso tempo ha chiuso entrambi gli occhi verso il massacro di musulmani che sarà stato pure provocato dal porco padano, ma perpetrato dalla polizia dell’uomo di libertà Gheddafi, grande amico mio e dell’Italia.
Il governo italiano non ha protestato con Gheddafi per quei dieci morti. Non solo (e questo è SCONVOLGENTE) è arrivato a fare le condoglianze a Gheddafi per i morti. Come se non fosse stata la sua polizia! Gheddafi, come Moubarak, è un laico e un nemico dei fondamentalisti. Fino a un paio d’anni fa avremmo quasi bombardato Tripoli per un massacro di quest’entità. E Gheddafi sarebbe stato in testa alla lista dei cattivoni mondiali. Fa più comodo prendersela con il nostro letame padano.