Fuori le lobby, i gruppi di pressione e le corporations. Parte sotto i migliori auspici il piano di rinnovamento delle agenzie governative USA.
Fuori le lobby, i gruppi di pressione e le corporations. Parte sotto i migliori auspici, almeno per ora, il complesso piano di rinnovamento delle agenzie governative promosso dal neo presidente Barack Obama. Lo riferisce il Wall Street Journal ricordando che le liste definitive verranno rese note questa settimana e che i nuovi gruppi di lavoro saranno attivi da lunedì.
Al centro della nuova regolamentazione, ha spiegato il braccio destro del presidente John Podesta, c’è il delicato tema del fund raising. A Obama spetta un budget di 8,5 milioni di dollari dei contribuenti cui si aggiungeranno altri 3 milioni e mezzo provenienti dalle donazioni.
E proprio su questi ultimi si concentrano le maggiori novità: le donazioni individuali, ha precisato Podesta, non potranno superare i 5 mila dollari, i lobbisti abituali saranno esclusi dalle attività dell’amministrazione così come i membri dello staff saranno obbligati ad astenersi dalle attività di lobbying per i prossimi 12 mesi. Per i collaboratori più stretti dell’amministrazione il divieto varrà invece per due anni.
Sempre secondo Podesta, il cosiddetto Transition Team sarà composto da circa 450 persone e avrà un costo complessivo di 12 milioni di dollari.