Ieri in Argentina si celebrava il “giorno della lealtà”, la più sentita delle festività peroniste.
Ricorda il 17 ottobre del 1945 quando colonne di lavoratori marciarono sulla Plaza de Mayo per ottenere la liberazione di Juan Domingo Perón dal carcere dell’isola di Martín García.
Traduco il commento del grande regista Pino Solanas:
Bisogna ricordare che il 17 ottobre è stato l’inizio di una rivoluzione profonda che ha fatto decollare i valori fondamentali della giustizia sociale, l’indipendenza nazionale e la sovranità economica.
Si inizia un processo di difesa della nazione argentina senza paragoni. La nazionalizzazione della Banca centrale e della banca pubblica, del commercio estero, il recupero di tutte le imprese di servizi furono alcune delle misure che portarono il paese alla vera indipendenza.
Il popolo provò un genuino senso di partecipazione che si tradusse in un vero accesso alla vita pubblica. Alla morte di Perón e al non restare una organizzazione consolidata, tutti quelli che vennero salirono sul treno e vestirono i colori peronisti solo per ambizione di potere.
Oggi le conseguenze di questa rivoluzione rimandata sono sotto gli occhi di tutti: 40% di lavoratori in nero, 12 milioni di poveri, 5 milioni di indigenti e il nostro patrimonio nazionale in mani straniere.