Un altro presidente integrazionista, Rafael Correa in Ecuador, trionfa in America Latina ottenendo in maniera schiacciante, col 64% dei voti, l’approvazione di una delle Costituzioni partecipative più avanzate al mondo e che sanziona che nessuna base militare straniera potrà restare sul suolo ecuadoriano.
Diranno che è populista e amico di Hugo Chávez, diranno che ha liquidato l’opposizione (liquidatasi da sola) e lo calunnieranno in mille modi, ma questo giovane democristiano con dottorato a Lovanio in Belgio sta cambiando la storia di uno dei paesi più depredati del mondo.
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