Quanto ci vuole a pubblicare un sito web? Pochi minuti.
E quanto ci vuole a scegliere la grafica di quel sito? Volendo, pochi minuti.
E per scegliere quali plugin installare sul sito di cui sopra? Pochi minuti.
E… per fare tutto questo con un team di due persone, che vivono in città diverse e fanno tutt’altro lavoro durante il giorno? Tre anni.
Ebbene sì, ci abbiamo messo tre anni. Tre anni per pubblicare la nuova versione di gennarocarotenuto.it, rinnovata nella grafica come nelle funzionalità disponibili. Una grafica più semplice e pulita che si adatta bene alle tante migliorie dal punto di vista social, alleggerimenti del codice PHP, miglioramenti dal punto di vista SEO.
Sono Dario Caregnato, ho la fortuna di essere amico di Gennaro Carotenuto e mi occupo della parte tecnica di questo sito. Scrivo questo post per raccontare cosa abbiamo fatto e perché. Confesso che mi è molto difficile riassumere in poche righe i tanti cambiamenti apportati, molti dei quali “invisibili”. Le aree su cui siamo intervenuti sono:
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[button color=”red”]Grafica[/button]
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- Scelta di un nuovo tema
(basato sull’ottimo Canvas di Woo Themes) - Migrazione ad un tema responsive
(che si adatta cioè ad uno smartphone minuscolo come ad uno schermo da scrivania - Personalizzazione del CSS del sito
- Personalizzazione del codice usando sintassi semantica HTML 5
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[button color=”blue”]Plugin & WordPress[/button]
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- Rimozione di oltre 40 plugin non necessari
(sì, 40. Negli anni si erano accumulate decine di funzioni ormai inutili) - Aggiornamento dei plugin sopravvisuti alle ultime versioni
- Aggiunta di nuove funzioni al backend del sito
- Aggiornamento di WordPress alla versione 3.6
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[button color=”gray”]Infrastruttura[/button]
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- Migrazione del server di Gennarocarotenuto.it da Aruba a Orangewebsite.com in Islanda
(processo iniziato più di un anno fa. In Islanda usano energia elettrica 100% green e tanto la legislazione islandese quanto il nostro provider sono decisamente contro la censura) - Implementazione della CDN di Cloudflare
(si tratta di una rete di distribuzione contenuti molto potente che ridurrà al minimo le possibilità che il sito vada offline e lo renderà decisamente più veloce) - Configurazione ad hoc di W3 Total Cache
- CSS & JS minification
(riduzione del numero di file da scaricare per ogni pagina e riduzione drastica delle dimensioni) - Implementazione di un watchdog Pingdom
(piattaforma che monitora il sito e avvisa i gestori in caso di un eventuale problema)
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[button color=”orange”]SEO & Social[/button]
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- Ottimizzazioni SEO varie ed eventuali
(Il sito verrà visto meglio da Google) - Implementate le Twitter Cards per migliorare la visibilità su Twitter
- Aggiunta dei tag Open graph per la condivisione su Facebook
- Aggiunto il tag Rel=author per le SERP di Google
- Messa in evidenza la Fan page del sito e l’account Twitter
- Sincronizzazione automatica degli articoli del sito sulla fan page FB
(sperimentale, da confermare) - Sincronizzazione dei commenti tra sito & Facebook
(sperimentale, da confermare) - Rinnovate le sitemap XML del sito
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Da questa lista mancano molte cose, tra cui tutto quello che ha fatto Gennaro: la riorganizzazione delle categorie del sito, sfoltendo via centinaia di tag inutili, la revisione dei menu del sito, la riscrittura di alcuni testi e la traduzione dei pulsanti del sito dall’inglese all’italiano, per citare le prime cose che mi vengono in mente.
Il processo è ancora in corso, non abbiamo finito.
Questo nuovo sito ci entusiasma e come ogni varo che si rispetti siamo arrivati oggi al momento più difficile: rendere pubblico il nostro lavoro.
C’è un pulsante rosso che lampeggia qui sul mio schermo: “Modalità manutenzione attiva”.
Finché quel pulsante rosso lampeggia significa che il nuovo sito è invisibile a chi visita il sito.
Quel pulsante rosso è ansiogeno ma rassicurante.
Tra poco premerò quel pulsante rosso, disattiverò modalità manutenzione e…cosa succederà non lo so.
Quello che so con assoluta certezza è che in questi tre anni io, Gennaro, questo sito siamo cambiati. In questi tre anni siamo cresciuti a vicenda. E continueremo a farlo.