Fidel Castro, in un articolo di ieri, ha ribadito una volta di più che niente giustifica i sequestri estorsivi operati dalle FARC in questi anni: “sono comportamenti crudeli che nessun proposito rivoluzionario può giustificare”.
Tra la lucidità e l’etica del comandante e le posizioni ideologiche (senili o imberbi, come corrisponde) uguali e solo apparentemente contrarie a quelle di Bush e Uribe, che nel difendere a oltranza le FARC difendono solo la guerra per la guerra (quella stessa guerra per la terra dove i paracos stanno espellendo milioni di contadini colombiani dalle loro terre e contro la quale le FARC nulla possono), vi è un abisso. Innanzitutto morale e culturale.
Saranno capaci, poveracci, di scrivere che anche Fidel, dopo Chávez ha tradito i veri rivoluzionari che sono solo le FARC?