Lentamente la giustizia arriva anche in Cile. Il capo della DINA, la famigerata polizia politica di Augusto Pinochet, Manuel Contreras è stato condannato a due ergastoli ieri a Santiago del Cile. Contreras è stato riconosciuto come il mandante dell’attentato terroristico del 30 settembre del 1974 a Buenos Aires con il quale, con un’auto bomba, uccise il generale costituzionalista Carlos Prats (nella foto) e sua moglie Sofia Cuthbert.
Sono stati necessari 34 anni dai fatti, e una decina d’anni tra indagini preliminari e processo, ma alla fine la giustizia per Carlos Prats e sua moglie Sofia è arrivata. Quando il giudice Alejandro Solís ha letto la sentenza la famiglia Prats era tutta presente, ed ha accolto la lettura con emozione, così come in questi lunghi anni ha lottato insieme perché giustizia si facesse.
Le tre straordinarie figlie dei coniugi Prats, oramai nonne, si sono divise in tutti questi anni i compiti perché nulla di intentato fosse lasciato anche quando figure come quella di Contreras sembravano totalmente intoccabili: “questo è il contributo più grande che potevamo dare alla memoria dei nostri genitori e per fare in modo che l’Esercito cileno abbia il coraggio di scrivere davvero la propria storia”.
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