Hanno molte cose in comune, Friedierich Vernarelli e Stefano Lucidi. Entrambi sono figli di papà, entrambi non fanno nulla nella vita ma hanno il portafogli sempre pieno, entrambi correvano come pazzi con la Mercedes di lusso di papà, entrambi hanno ammazzato due persone innocenti, entrambi erano fatti di alcool o di droga, entrambi sono stati così vigliacchi da scappare via indifferenti per la sorte delle loro vittime. Entrambi hanno fatto finta di essere disperati solo dopo essere stati beccati, ma entrambi, con l’aiuto dei soldi di papà, vogliono uscirne quanto prima per riprendere lo sballo.
La notizia del giorno è che Stefano Lucidi, l’assassino di Alessio Giuliani e Flaminia Giordani, 23 e 22 anni, non è più accusato di “omicidio volontario” ma solo di “omicidio colposo“, l’anticamera dell’impunità. Intanto la strategia di Giovanni Marcelliti, avvocato difensore di Friederich Vernarelli, al quale fu trovato nel sangue il quadruplo dell’alcool consentito, è cinicamente repellente:
“C’è da aspettarsi -afferma testualmente- che le irlandesi fossero brille anche loro. Era la festa di San Patrizio e gli irlandesi si sa come festeggiano in questi casi”. Cerca di dimostrare che Elizabeth e Mary Clare, 27 e 28 anni, le due ragazze assassinate da Vernarelli, si siano praticamente suicidate attraversando col rosso e che il povero Vernarelli sia stato solo sfortunato.
Chissà perchè, chissà come, intanto, hanno deciso che una persona come Stefano Lucidi, che volontariamente guida imperterrito nonostante gli fosse stata ritirata la patente, che volontariamente si droga, che volontariamente viola il codice della strada, che volontariamente passa col rosso, che volontariamente omette di soccorrere le sue vittime, al momento di uccidere è involontario, solo colposo.
Non c’è da farsi illusioni, le possibilità che Vernarelli e Lucidi subiscano condanne simili a quella di Marco Ahmetovic (il Rom che ubriaco e correndo con un furgone uccise quattro ragazzi in provincia di Ascoli), condannato giustamente a sei anni, sono vicine a zero. Non c’è da farsi illusioni, l’Italia è dei Vernarelli e dei Lucidi.