La notizia è avvolta da una cortina di silenzio bipartisan come neanche le nebbie in Val padana di una volta.
Avete presente Giancarlo Giorgetti da Cazzago Brabbia, quel ragazzone esagitato, nominato erede universale di Umberto Bossi, già presidente della Commissione Bilancio in Parlamento, e segretario nazionale della Lega Lombarda?
Sì proprio lui, quello che sostiene la superiorità etica dei Lumbard sul resto degli italiani e che Roma Ladrona ruba nelle tasche dei lombardi.
Ebbene la sua signora, Laura Ferrari in Giorgetti, ieri è stata condannata per truffa ai danni della Regione Lombardia. Avete capito bene: la moglie del sacrestano rubava proprio in chiesa!
La consorte dell’integerrimo capetto di un partito che quando rubavano i socialisti e i democristiani sventolava i cappi in parlamento e per un avviso di garanzia organizzava fiaccolate (salvo poi allearsi con i pregiudicati Previti, dell’Utri e Ciarrapico), ha patteggiato davanti al Gup del tribunale di Busto Arsizio, Chiara Venturi, due mesi e 10 giorni di reclusione per truffa ai danni della Regione Lombardia. La pena è stata convertita nella sanzione pecuniaria di 3.240 € più 25.000 di risarcimento del danno alla regione truffata.
La signora Ferrari si era organizzata una bella onlus per farsi finanziare, incredibile ma vero, corsi di equitazione. Per questa attività la Regione Lombardia versava soldi pubblici per ben 400.000 Euro agli interessati tra i quali, oltre alla signora Giorgetti, ci sono state altre due condanne. Non essendoci sufficienti iscritti ai corsi per ottenere i finanziamenti i nostri hanno ben pensato di inventare iscritti fantasma falsificando le firme.
La penosa vicenda induce ad ancor più penose riflessioni oltre all’ovvia considerazione sulla moglie di Cesare (Giulio, non Previti). Confrontate il silenzio su questo caso con le vere campagne d’odio contro la signora Mastella, rea non tanto di fare cose simili a quelle della signora Giorgetti, ma in primo luogo di essere campana e non lombarda. Pensate al calunnioso e razzista senso di superiorità con il quale la Lega Nord e simili trattano situazioni analoghe nel resto del paese. Pensate al vergognoso slogan su “Roma Ladrona” e avrete capito cos’è il federalismo fiscale per la Lega Nord: una miglior maniera per spartirsi la ricca torta delle tasse dei lombardi.