E tra le cose che Gianni Riotta non ha capito c’è anche New York…

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Non dà più neanche soddisfazione prendere in giro Gianni Riotta, il “grande giornalista” per antonomasia, quello che “lui è la luce e i blog sono le tenebre” (sic). Il grande Mazzetta lo ha colto per l’ennesima volta con le mani (o le pive) nel sacco, a fare quello che sa sempre dove va il mondo, ovvero dalla parte degli interessi che rappresenta. Ed eccolo lì: «Chi non capisce perché New York ha confermato la Maratona […] non capisce New York».

Ovviamente, immediatamente dopo che lui col ditino incontinente aveva fatto click sul tasto tweet, la Maratona è stata annullata. E noi, che siamo positivisti, non pensiamo che sia stata annullata perché Riotta fa pure lo jettatore (alla Rai, al Sole e in vari altri posti dov’è stato comunque si toccano), ma solo perché è sfortunato e convinto di essere così più intelligente e informato da capire cos’è meglio scrivere anche se non ha capito niente.

Ha scritto un libro, Riotta, che ha chiamato “le cose che ho capito” o giù di lì (con la barzelletta del social dentist e altri insulti alla decenza, da spiattellare al pubblico senza accettare mai contradditorio) ma il bello è che se avesse almeno capito che bisogna essere un po’ meno assertivi (leggi presuntuosi) farebbe un po’ meno brutta figura.