I dati sui tumori a Taranto generati dall’inquinamento dell’ILVA testimoniano due cose. Da una parte che, come a Porto Marghera e per l’Eternit, questo modello di sviluppo fa male alla salute. Non ai Baroni De Cartier e agli Emilio Riva (poveri vecchi… cosa gli vai ad amareggiare gli ultimi anni…) ma a donne, uomini e bambini in carne e ossa (il latte materno che dà vita a Taranto è l’alimento più cancerogeno) che hanno avuto la fortuna di non nascere bene e appartenere a quella che oggi è desueto chiamare classe operaia.
Dall’altra parte dimostra che questo modello di paese è un modello coloniale nel quale chi è nato al Sud deve scegliere tra lavoro e salute e se per caso sceglie la salute viene sistematicamente diffamato. Andatevi a rileggere la stampa degli ultimi mesi, gli articoli di fondo sull’irresponsabilità dei magistrati, la lapidazione della GIP Patrizia Todisco, la manipolazione degli stessi lavoratori. Taranto si sta dimostrando essere la nostra Bhopal. Muori terrone, e non provare a lamentarti.