Percorso hondureño per il Paraguay dove a fine giugno fu rovesciato con un colpo di stato parlamentare il presidente di centro-sinistra, l’ex-vescovo Fernando Lugo. Il presidente ad-interim ha infatti annunciato per il prossimo 21 aprile le nuove elezioni parlamentari.
Queste, come per le elezioni che sostituirono nella continuità il golpista hondureño-bergamasco Roberto Micheletti con Porfirio Lobo, permetteranno di nascondere la polvere sotto il tappeto. Saranno elezioni non pulite che consacreranno il ritorno del Partido Colorado (che ha governato per 60 anni il paese) al potere. Fernando Lugo ha dichiarato che non si candiderà e che si dedicherà al rafforzamento del Frente Guasú (Frente Amplio in lingua guaraní), la coalizione di centro-sinistra da lui fondata.
Il Paraguay è attualmente ai margini degli organismi di integrazione regionale, sospeso sia dal Mercosur che da Unasur, mentre nonostante il golpe, continua a essere membro dell’OSA, istituzione storica dominata dagli USA.