Secondo la stampa dell’epoca il povero Pinelli dopo Piazza Fontana, "schiacciato dalla colpa" aveva perfino confessato.
Nel frattempo il mostro, il ferroviere anarchico, era già stato sbattuto in prima pagina, prima di essere buttato dalla finestra della Questura di Milano e prima che noi, 43 anni dopo, non si sappia ancora chi è stato.
C’è una precipitazione e un’approssimazione senza senso, eppure antica, nel correre verso la soluzione della bomba di Brindisi, nel mostrar foto, nell’indicare in un uomo qualunque, il mostro, del quale sono arrivati a pubblicare anche l’indirizzo di casa prima di rimandarlo a casa con tante scuse.
La storia d’Italia è troppo nera per non ricordare che Pietro Valpreda, il ballerino anarchico, l’altro mostro, si fece più di tre anni di galera e visse più di dieci anni nell’incubo mentre gli strateghi della tensione restavano e restano nell’ombra.
A Milano quel giorno era caldo, ma che caldo, che caldo faceva… brigadiere apra un po’ la finestra… ad un tratto Pinelli cascò…