La chiesa cattolica brasiliana è sempre stata la punta di lancia di quel percorso che dal Concilio Vaticano II, passando per il Congresso Eucaristico di Medellin del 1968, ha scelto nel proprio apostolato i poveri come opzione primaria. Da Helder Camara a Frei Betto, la teologia della liberazione, colpita duramente ma mai domata dalla linea di chiusura decisa da Papa Wojtyla, verso questa interpretazione della fede, è sempre stata al fianco dei movimenti sociali e popolari del paese e vicina anche nelle gerarchie al Partito dei Lavoratori di Lula. Adesso quella chiesa vuole condurre un’altra battaglia, questa volta personale, quella contro il celibato dei sacerdoti (nella foto il Cardinale paulista Cláudio Hummes).
Scritto in esclusiva per Latinoamerica.