Da qualche parte in casa ho un libro dossier sulle malefatte di Juan Carlos di Borbone, un tipino dall’ottima stampa sul mainstream ma con paccate forneriane di scheletri negli armadi. Dovrei cercarlo quel libro, preso a Barcellona una decina di anni fa, quando ancora associavo il Re alla condotta tenuta contro il golpe da operetta di Tejero e non agli insulti volgari a presidenti latinoamericani democraticamente eletti.
Tuttavia la notizia che mi suggerisce l’amico Luca Lombroso è così succulenta da meritare in sé un post. Don Juan Carlos di Borbone, Re di Spagna, recentemente infortunato in un incidente di caccia all’elefante in Botswana, è anche presidente onorario del WWF spagnolo!
Tra le innumerevoli cariche deve averlo dimenticato il Borbone, andando ad uccidere animali a rischio d’estinzione che da sempre il WWF protegge come ragion d’essere. WWF spagnolo che non è stato capace finora di chiedere uno straccio di spiegazione al Re né di fornirne alla stampa nazionale, in un crescendo d’imbarazzo, notizia di quali provvedimenti intende adottare nei confronti di un presidente così antitetico agli obiettivi dell’associazione. WWF che dovrebbe chiedere al suo presidente onorario anche spiegazione per quelle licenze di uccidere pagate 33.000 € l’una (tanto richiederebbe il governo del Botswana agli opulenti cacciatori).
È terribile il mix d’indifferenza, ipocrisia, il ridicolo e il delirio d’onnipotenza di quest’uomo non più giovane, sovrano del paese con più disoccupati d’Europa e sul bordo dell’abisso, che se ne va ad ammazzare elefanti da presidente del WWF.
W gli elefanti! W la Repubblica spagnola!